Leonetta Bentivoglio scrive dagli anni Ottanta sul quotidiano «la Repubblica». Tra i suoi libri figurano una storia de La danza contemporanea (Longanesi 1985) e un volume su Il teatro di Pina Bausch (Ubulibri 1991). Altri titoli: Vieni, balla con me (Barbès 2008), ancora sul teatrodanza di Pina Bausch, Corpi senza menzogna (Barbès 2009), sul regista Pippo Delbono, e Il mio Verdi (Castelvecchi 2013), sui massimi interpreti verdiani del nostro tempo. Nel 2003 ha curato il libro di Wim Wenders Una volta (Socrates), ripubblicato nel 2016 da Contrasto. Per Garzanti ha scelto e tradotto dall’inglese le short-stories di Thomas Hardy (I tre sconosciuti e altri racconti, 2006). Con Lidia Bramani ha firmato E Susanna non vien. Amore e sesso in Mozart (Feltrinelli 2014, seconda edizione Universale Feltrinelli 2019). Per Clichy ha curato i volumi della collana Sorbonne dedicati a Pina Bausch e Sylvia Plath, ristampati più volte.